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Giovani imprenditori:
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Federica Guidi al vertice dei Giovani imprenditori

di Nicoletta Picchio

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Venerdí 25 Aprile 2008

E due. Arriva una seconda donna al vertice di Confindustria: Federica Guidi, nominata ieri presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria. Un'elezione che arriva il giorno dopo la presentazione della squadra e del programma della futura presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. I Giovani come una palestra della vita associativa: anche la Marcegaglia ha debuttato in viale dell'Astronomia come leader dei Giovani, nel 1996, prima donna a ricoprire quel ruolo.

I Giovani si sono tradizionalmente ritagliati il ruolo di coscienza critica e innovativa all'interno di Confindustria. E ieri la Marcecaglia ha sottolineato questo valore, intervenendo al Consiglio centrale, ricordando la sua esperienza: «Sarò garante della vostra autonomia», ha detto, aggiungendo la battuta «però non esagerate». Il Consiglio doveva ancora eleggere il presidente, con due candidati in lizza: la Guidi e Cleto Sagripanti, imprenditore calzaturiero (su 217 votanti, 131 voti sono andati alla Guidi e 86 a Sagripanti). «Una bella competizione. Ma anche chi perde darà il suo contributo alla squadra», ha continuato la Marcegaglia, prima di lasciare la sala per andare a Palazzo Grazioli, all'incontro con Silvio Berlusconi.

Un richiamo all'unità che è stato anche la prima frase pronunciata dalla Guidi: «Da oggi il movimento torna ad essere unito, lavoreremo tutti insieme. Chi non mi ha votato è comunque amico e collega, ha semplicemente sostenuto una proposta alternativa».
Merito, imprenditorialità, cultura d'impresa, rischio e cambiamento: «Sono parole che dovranno accompagnare di più la nostra azione di rappresentanza», ha detto la Guidi. Un'azione di supporto e di stimolo al lavoro della presidenza di Confindustria, «con un'attenzione spasmodica all'autonomia, restando nella casa comune». Autonomi, ma in sintonia sui grandi problemi: per esempio la riforma dei contratti, per esempio. È al primo posto nell'agenda della Marcegaglia. E la Guidi condivide: «È un segnale di concretezza che la presidente ha voluto dare al suo mandato. L'impresa ha bisogno di provvedimenti urgenti». E in mattinata la futura presidente nazionale si era conquistata l'applauso quando ha annunciato che nell'incontro con Berlusconi avrebbe chiesto la detassazione degli straordinari e del premi di produttività.

La distribuzione delle deleghe è la cartina di tornasole degli argomenti prioritari della presidenza Guidi: ci sarà un vice presidente per l'Economia e la finanza, Jacopo Morelli, imprenditore fiorentino; uno per l'Università, scuola e formazione, Vincenzo Nasi, ad della Polar GlassinSystem (strutture di vetro e acciaio); poi i Rapporti Interni, Alberto Marenghi, Cartiere di Mantova; Energia, ambiente e infrastrutture, Gianluca Gemelli, World Construction Services; Florindo Rubbettino direttore di Quale impresa. Altre deleghe a Jacopo Silva, per la modernizzazione e Domenico Zonin, per le politiche di sviluppo delle nuove imprese di nuova generazione. «Ci sono sempre più imprenditori che nascono - ha detto la Guidi - e bisogna far sì che dìvidentino forti». Infine, soddisfazione per la Marcegaglia prima donna al vertice di Confindustria: «È un segnale importante, di modernizzazione, che deve servire da stimolo in altri settori. Sulla questione femminile, non c'è un problema di genere, ma di competenza».

IL PROFILO
Una presenza di lungo corso in Confindustria. Federica Guidi dal 2002 al 2005 è stata vice presidente degli industriali dell'Emilia-Romagna e presidente regionale dei Giovani. Dal 2005 ad ora è stata vice presidente nazionale, accanto a Matteo Colaninno. Oggi prende il suo posto e sarà in carica per tre anni. Federica Guidi è nata a Modena, nel 1969, è laureata in Giurisprudenza e ha frequentato un master di due anni alla Profingest di Bologna. Ha lavorato per due anni al Rolo Finance come analista finanziario per poi prendere la carica di direttore generale e consigliere di amministrazione della Ducati Energia. L'azienda bolognese opera su quattro settori di attività: produzione di condensatori per elettrotecnica, produzione e commercializzazione di contatori di energia, fabbricazione di generatori e commercializzazione di strumenti elettronici su misura. Con quote di mercato che variano tra il 30 al 40% a seconda dei settori, è leader nazionale.
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